Si annuncia impegnativa l’ottava tappa della Volvo Ocean Race

di Redazione 176 views0

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L’ottava tappa della Volvo Ocean Race è considerata, per quanto concerne il punteggio, una offshore race, ma per l’Ericsson Racing Team è più come se fosse una prova costiera.
Le 1.250 miglia della tappa alla volta di Marstrand, Svezia, comprende promontori, chiuse di maree, rotte commerciali, zone interdette, piattaforme petrolifere, un escursione lungo la Manica ed un breve tratto passante al largo di Rotterdam. Con una flotta in cui le velocità sono così simili è probabile che gli equipaggi saranno in continua attività nel corso dei sei giorni previsti per portare a termine la tappa.
“Ci stancheremo molto perché ci sarà molta luce diurna – essendo quasi mezza estate- e tutti spingeranno forte perché si navigherà a vista,” ha detto il navigatore di Ericsson 4, Jules Salter. “Ci sono ostacoli ovunque. Sarà emozionante.”
Aksel Magdhal, navigator di Ericsson 3, ha detto che, in questa tappa, porterà con se più strumenti del solito.

“Sto portando più carte nautiche del solito, “ ha detto Magdahl. “Contengono importanti informazioni lungo le coste ed è bene essere in grado di indicare all’equipaggio dove si trovano i posti difficili. Ho anche le tavole delle maree.”
A parte la rotta, anche le previsioni meteo per la tappa sono un problema. Il metereologo del team, Chris Bedford, dice che ciò è dovuto alla stagione ed al fatto che ci sono molte situazioni atmosferiche, nessuna delle quali è prevalente.
“Si prevedono condizioni mutevoli, ma stiamo lavorando per trovare una soluzione,” ha detto Bedford. “La causa é dovuta al fatto del riscaldamento della massa continentale mentre il mare è ancora freddo. Ogni volta che comincia l’estate, i sistemi atmosferici diventano più complessi. Individuare quale disturbo darà la principale zona di bassa pressione diventa difficile.”
La caratteristica più interessante della tappa è il passaggio di Rotterdam. Il comitato di regata ha intenzione di posizionare due boe al largo della costa olandese, distanti tra loro 2 o 2.5 miglia, ad oriente della rotta di gara.
“Non siamo del tutto sicuri di come funzionerà,” ha detto Salter. “Se il percorso fosse vicinissimo alla costa le cose sarebbero facili. Se ci arriviamo di prima mattina potremo avere sui 3/4 nodi di vento. Oppure ci potrebbe anche essere molto vento. Il passaggio potrebbe essere portato a termine in quattro ore oppure molto di meno.”
Il percorso porterà la flotta fuori dalla baia di Galway, attorno alla costa meridionale dell’Irlanda, oltre la roccia del Fastnet, il famoso faro che funge da boa di percorso nella regata del Fastnet. Può essere uno dei posti più pericolosi del mondo, ma potrebbe essere benevolo quando la flotta della Volvo attraverserà lo stretto tra esso e la terraferma.
“Quando sei costretto a dirigersi verso terra è probabile che il vento diventi imprevedibile,” ha detto Bedford, che prevede un leggero vento da Nord-Est. “Ci potrebbe essere una zona con poco vento al riparo della costa, una possibilità per riaprire la gara.”
Da quel punto si procede verso la Manica, dove la flotta deve tenersi sul lato francese. Da li si arriva al Rotterdam Loop, e poi su verso il mare del Nord con tutte le piattaforme petrolifere in direzione di Skagen, la punta più a Nord della Danimarca. Passato Skagen mancheranno 35 miglia per arrivare al traguardo di Marstrand, un’idillica isola di vacanza sulla costa occidentale della Svezia.
Lasciando Galway, l’Ericsson Racing Team saluta una degli scali di maggior successo di questa regata in termini di pubblico. Da quando il 23 maggio è stato inaugurato il Race Village si calcola che più di 317.000 persone lo abbiano visitato e che 200.000 persone circa si siano affollate lungo la costa di Salthill e i suoi due chilometri di lungomare lungo la costa della baia di Galway.

CLASSIFICA GENERALE VOLVO OCEAN RACE 2008 – 2009

(Dopo la In Port Race di Galway)

1. Ericsson 4, 94 punti
2. Telefónica Blu, 81 pti
3. Puma, 80 pti
4. Ericsson 3, 62.5 pti
5. Green Dragon, 53 pti
6. Telefónica Nero, 39 pti
7. Delta Lloyd, 31 pti