Rolex Middle Sea Race, chi va piano va sano e va lontano…

di Redazione 290 views0

Spread the love


Dato l’inizio di giornata poco promettente, i tre equipaggi in testa alla Rolex Middle Sea Race sono probabilmente felici di dirigersi spediti verso Stromboli, che dovrebbero raggiungere intorno alle 19.00 ore locali di questa sera. Rosebud (USA), Moneypenny (USA) e Alegre (GBR) fino ad ora hanno navigato unite e apparentemente questa configurazione rimarrà invariata. I tre yacht sono tallonati dal più piccolo Ran (GBR), a una distanza di 4.5 miglia nautiche. Poi segue Whisper (IRL), che naviga da solo ed è rincorso da un drappello di 10 yacht che hanno già oltrepassato lo Stretto e hanno un vantaggio di 4 miglia sul mini maxi di 78 piedi di Michael Cotter e un distacco di 14 miglia rispetto ai leader. Questa mattina la situazione appariva ben diversa; i concorrenti e l’ente organizzatore, il Royal Malta Yacht Club, sono sicuramente molto sollevati di come sono andate le cose.

Alle 08.00 di questa mattina, l’STP65 Moneypenny di Jim Swartz e il Mills 68 Alegre di Andres Soriano sono rimasti abbonacciati in un buco di vento al largo della Sicilia, a poche miglia da Messina. Nel frattempo, Rosebud di Roger Sturgeon con il velista maltese Christian Ripard in equipaggio, ha iniziato la giornata terzo in reale. Rosebud è rimasto più al largo, non si è mai fermato ed è riuscito a sorpassare a distanza gli altri due yacht. Deve essere stato penoso vedere quel vantaggio guadagnato così duramente vanificarsi nel nulla, ma la giornata era appena iniziata e una nuova svolta era già alle porte.

Quando l’STP65 Rosebud è emerso dallo Stretto, poco dopo le ore 13.00, Moneypenny e Alegre avevano ripreso a camminare con un buon vento. Passando nella parte più angusta dello Stretto circa 30 minuti dopo, Swartz e Soriano hanno consolidato i loro sforzi, incrementando gradualmente il passo e raggiungendo punte di oltre 10 nodi. Non certo una velocità eccezionale, ma sufficiente per riprendere Rosebud.

Più indietro nella flotta, RAN, con il tattico Adrian Stead coadiuvato dagli esperti Tim Powell e Steve Hayles, faceva ottimi progressi lungo il lato dello Stretto verso la terraferma. A un certo punto, RAN si è quasi spiaggiato a Reggio Calabria per sfruttare al meglio i venti e le correnti. Il TP52 di Niklas Zennstrom in mattinata è rimasto per un po’ fermo, ma ha poi compensato la sosta forzata con un buon passo e punte di 12 nodi. Ran ha attraversato terzo lo Stretto, con quasi un’ora di ritardo rispetto a Rosebud e 40 minuti davanti a Whisper di Michael Cotter.

Secondo uno dei velisti a bordo di Whisper: “l’equipaggio è in gran forma, nonostante i frequenti cambi di vele dovuti ai numerosi salti di vento. Ci troviamo più avanti del previsto.” Una cena a base di ‘shepherd’s pie’ (tipico piatto inglese, ndr) ha tenuto alto il morale della truppa, così come il fatto di vedere Rosebud sull’orizzonte per gran parte della mattinata. L’equipaggio di Cotter ha buone ragioni per esultare. Secondo i tempi compensati elaborati al passaggio di Messina, Whisper è terzo overall, con RAN secondo e Arik-AB Fibre (ITA) in testa. Ma c’è ancora parecchia strada da percorrere e con solo 39 barche ad aver oltrepassato lo Stretto, parecchie cose possono ancora cambiare. Gli equipaggi che hanno lasciato le insidiose acque dell’angusto canale sono ora impegnati nella lunga navigazione verso nord alla volta di Stromboli, il secondo vulcano del percorso.

Per la maggior parte della giornata, la prima barca del contingente maltese è stata Gasan Mamo Comanche Raider di Jonas Diamentino. “Alle volte ci sembrava di essere impegnati in una battaglia di Davide e Golia,” ha detto scherzando Diamentino all’inizio del pomeriggio. “Siamo rimasti per ore incollati a Rapture e loro ci rubavano pure il vento! Siamo rimasti per un po’ al largo, abbiamo fatto dei bellissimi tratti alle andature portanti e non ci siamo mai fermati. E’ una regata lenta ma appassionante. Il morale dell’equipaggio è ottimo, soprattutto dopo la ricca colazione all’inglese di questa mattina.” Nella sfida tra yacht maltesi, Comanche Raider è stato sorpassato dall’ex vincitore della Rolex Middle Sea Race, Strait Dealer, ma c’è ancora parecchio tempo prima che questa battaglia finisca.

Anche Peter Hobbs e Hilary Cook a bordo di Nisida, nel gruppo che non ha ancora oltrepassato lo Stretto, si stanno godendo molto la regata. Cook ha dichiarato: “abbiamo avuto più vento del previsto e siamo già andati oltre le aspettative. Navighiamo in un gruppo misto, con barche che dovremmo battere e altre che dovrebbero batterci. Fino alle 17.30 avremo una corrente contraria, ma l’ancora è pronta se il vento dovesse calare nuovamente.” L’equipaggio è in forma e Cook non ha deluso le aspettative, preparando un ottimo pranzo. Come altri yacht, Nisida ha trascorso una notte al chiaro di luna, fredda ma non troppo rigida. “Quest’anno non abbiamo visto molto l’Etna, che è avvolto da una nuvola. Prevediamo invece di vedere molto bene Stromboli, dove normalmente rimaniamo sempre parcheggiati,” ha aggiunto Cook, che non riesce a convincere i debuttanti nel suo equipaggio che il tempo è pessimo quanto lo scorso anno. “Siamo in bermuda e t-shirt, il che non aiuta.”

Arthur Podesta ha chiamato alle 17.45, riferendo che Elusive si trovava a un miglio dall’uscita dello Stretto. Podesta ha una sola lamentela al termine di questa giornata che alle volte è stata molto frustrante: non ha vino con cui godersi la serata. Per il resto va tutto bene, “è stata une giornata bellissima, con un bel sole e mare calmo. Non c’è stato molto vento, al massimo 12 nodi e solo per poco tempo. Lazy Duck (MLT) di John Ripard Junior è davanti a noi insieme ad Aziza (MLT) di Sandro Musu e al Beneteau 50 Namora (ISR). Ne abbiamo un po’ alle nostre spalle inclusi Escape di Georges (Bonello DuPuis) e il russo Coral.” Podesta non è incoraggiato dalle previsioni per l’imminente nottata, che potrebbe tramutarsi in una sosta forzata. “Ce l’aspettavamo anche la notte scorsa ma non si è verificato, quindi c’è speranza!”

Cordelia è l’ultima barca della flotta, alle spalle di Zizanie e Geisha. Tutte e tre si trovano nei pressi di Siracusa, parecchio indietro rispetto al gruppo principale. Le previsioni per le prossime 24 ore indicano ancora vento leggero, ma più stabile rispetto a quanto si pensava inizialmente. Non si faranno grandi progressi, ma sarà meglio di niente. Per infrangere l’attuale record di regata, la prima barca dovrebbe raggiungere il traguardo nelle prossime 18 ore. Chiaramente non è fattibile e sembra impensabile che fosse un obiettivo raggiungibile.

Rambler di George David (USA) ha stabilito l’attuale record di regata – 47 ore 55 minuti e 3 secondi – nel 2007. Per infrangere questo record, gli yacht in gara dovranno raggiungere il traguardo intorno alle ore 11.00 di lunedì 20 ottobre. Settantasette yacht in rappresentanza di 20 nazioni stanno partecipando alla regata. La cerimonia finale di premiazione della Rolex Middle Sea Race si svolgerà a mezzogiorno del 25 ottobre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>