Il mondo della vela dice addio a Olin Stephens

di Redazione 206 views0

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Olin Stephens (13 aprile 1908 – 13 settembre 2008) è stato uno dei più conosciuti progettisti di barche del 20° secolo. “ Ho incontrato per la prima volta Olin ad Auckland nel 2003. Lui era uscito a vedere le regate con noi e ricordo di essere rimasto davvero impressionato dal fatto che alla sua età fosse ancora così appassionato e interessato all’America’s Cup. Olin è stato un ispiratore per il nostro sport e il modello di tutti i progettisti navali per molti anni. La sua morte è una vera perdita per il mondo della vela. Siamo vicini alla sua famiglia” ha dichiarato Rolf Vrolijk, progettista capo di Alinghi.

Senza dubbio, un uomo che ha vissuto per cento anni, ha avuto una vita ricca e intensa. Quella di Stephens è davvero senza precedenti. Nonostante fosse centenario stava ancora concretizzando un’ eredità che parte dal 1920 con le prime imbarcazioni da regata d’altura come Dorade e Stormy Weather, e passata anche per un numero incalcolabile di progetti di imbarcazioni più piccole. Il suo nome è ben conosciuto nell’ambiente dell’America’s Cup, dove ha collaborato con W. Starling Burgess nei progetti dei J-Boats, compreso Ranger, che vinse l’ America’s Cup nel 1937 dopo aver sconfitto la britannica Endeavour II in quattro regate.

Stephens inoltre ha collaborato alla progettazione di sei 12-Metri che sono stati Defender e che hanno vinto l’America’s Cup: dal 1958 con Columbia fino al 1980 con Freedom, con l’unica eccezione di Weatherly nel 1962. Nel 1965 è stato insignito dalla North American Yacht Racing Union con il Nathanael G. Herreshoff Award per il suo contributo alla vela e ,nel 1993, è entrato a far parte dell’ America’s Cup Hall of Fame.
(da Alinghi.com)

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