Il mare nelle mani, al Museo Marineria di Cesenatico una mostra sui mestieri e i paesaggi dell’Adriatico

di Redazione 256 views0

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Il mare nelle mani è il titolo della mostra che il Museo della Marineria di Cesenatico propone nell’estate 2008, a partire dall’8 luglio e sino al 31 agosto. È un viaggio per immagini e parole, in compagnia del fotografo Tonino Mosconi e dello scrittore Fabio Fiori, lungo le coste occidentali dell’Adriatico, dall’Istria al Salento, alla scoperta di “mestieri minori” e di inediti paesaggi costieri. Dalla piccola pesca alle colture vallive, dalle saline ai trabocchi, dai costruttori di forcole a quelli dei “mosconi”.

Un itinerario geografico ed umano, attraverso il lavoro di un popolo del mare che, lontano dai grandi porti e dai sistemi di produzione industriale, rimane depositario di una cultura nobile e antichissima che si è evoluta nel rispetto di un ambiente ora ostile ora amico, sempre comunque fonte di sostentamento. Una cultura marinara ricca di tradizioni, profondamente radicata al territorio costiero italiano, capace di tenere vivo il senso di appartenenza e saperlo di tramandare. Un’arte di vivere e lavorare con le mani. Mani forgiate nell’acqua e nel sole, nel quotidiano, intimo, rapporto con il mare.

In parallelo, le immagini di Mosconi e i testi di Fiori ci conducono anche alla scoperta delle “rive urbane” dell’Adriatico, mille chilometri che rivelano una poco nota diversità di ambienti e scorci di folgorante bellezza. In definitiva, immagini, parole e oggetti che ripropongono il volto autentico di questo mare, apparentemente periferico, ma in realtà da sempre protagonista dei cambiamenti economici, politici, ambientali del nostro paese e degli altri che vi si affacciano. E soprattutto, l’idea di fondo che il mare, e in particolare l’Adriatico – con i suoi ritrmi lenti, con i suoi limiti e le sue leggi – sia per noi anche un grande esempio e una scuola di sostenibilità, per usare una parola oggi in voga.

La mostra si avvale della collaborazione di alcuni importanti soggetti privati e pubblici, in particolare la bottega artigiana di Pepi Brandolisio, uno degli ultimi costruttori di “forcole” per gondole, e del Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, ed è inserita nell’ambito della manifestazione “Incontri di Mare”, promossa dal Servizio Turismo della Regione Emilia-Romagna con il patrocinio del Dipartimento per lo sviluppo turistico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mestieri minori
Lungo i margini delle lagune friulane, venete e pugliesi, negli spazi residuali delle spiagge romagnole, marchigiane, abruzzesi e molisane, nelle cale istriane, giuliane, garganiche e salentine, non ci sono solo vacanzieri estivi, ma anche uomini che lavorano in tutte le stagioni. Sono lavori minori, mestieri insignificanti per le scienze economiche, ma al contrario di immenso valore culturale e fonte di sostentamento famigliare per chi li esercita. Quelli qui ritratti sono uomini contemporanei, che pescano e allevano, scolpiscono e tessono. Lo fanno con gli strumenti di oggi, con la misura di ieri. È proprio qui il cuore di questo racconto per immagini e per oggetti, e abbiamo la pretesa di affermare che sia questo anche uno dei principali temi attorno a cui dovrebbe girare la riflessione sul rapporto tra l’uomo e il mare, oggi.

Istruiti, cresciuti, istigati nel mito della crescita, gli uomini del Novecento hanno dimenticato che in natura la crescita infinita è patologica, tumorale. Al contrario, la natura ha una misura, ogni crescita ha un limite. Percorrendo le rive adriatiche, è il mare a ricordarci di non oltrepassare il limite; sono questi uomini occupati nelle loro piccole attività a insegnarci con il loro quotidiano lavoro che si può vivere nel rispetto del limite.

Rive urbane
Mille chilometri separano Muggia da Otranto. Oggi sembrano pochi, ma ci vogliono più di trenta giorni per percorrerli a piedi, e almeno cinque di navigazione a vela, nella grazia dei venti. Una costa che è percepita come monotona, ma solo perché, nel simulacro di viaggio autostradale, si perde l’esperienza di lagune e falesie, promontori e spiagge. A loro volta fatti di materia: acque, sabbie e rocce differenti, come differenti sono i segni dell’uomo, quelli antichi mescolati ai nuovi, con trasformazioni violente che spesso hanno cancellato millenari paesaggi costieri.

Sono rive urbane, da nord a sud una unica conurbazione a densità variabile, che ospita nove milioni di persone alle quali si aggiungono almeno altrettanti turisti. Un iperpaese che non ha assunto una vera e propria dimensione metropolitana, ma che comunque, da una più accorta frequentazione, sembra accomunato da un vivere, almeno potenzialmente, diverso da quello delle tante periferie. Lungo la riva urbana il mare mantiene una sua attrattiva, ben conosciuta ai residenti, diversa a seconda delle stagioni.

Fabio Fiori, biologo marino, ricercatore e insegnante, si occupa di paesaggio, ecologia e cultura del mare. Ha contribuito a diversi progetti editoriali, tra i quali Adriatico mare d’Europa (Silvana, 2001), Mare (Spola, 2006), Adriatico risorsa d’Europa (Diabasis, 2006). Nel 2005 ha pubblicato Un mare. Orizzonte adriatico, seguito nel 2008 da Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde (entrambi per Diabasis), oltre a vari articoli e interventi sulla stampa periodica e quotidiana. A studio e scrittura, associa la passione per la vela, la pesca e il nuoto, oltre all’antico richiamo per il cammino.

Tonino Mosconi, fotografo free lance, è autore di reportage geografici, etnografici e di ambiente. Ha realizzato numerosi servizi fotografici per riviste, guide, cataloghi, e collabora con enti pubblici per pubblicazioni legate alla promozione e alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Ha anche collaborato con associazioni missionarie documentando luoghi e situazioni di emergenza umanitaria. Ha pubblicato, tra gli altri: Fratelli della costa. L’uomo in mare nell’Adriatico del Centro Nord (con Mario Turci, prefazione di Sergio Anselmi, Edit Faenza, 1994), I sentieri magici della Valmarecchia (con Rita Giannini, Touring Club Italiano, 1995), Tracce del silenzio. I segni dell’uomo nella Valle del Marecchia (con Mario Turci, Maggioli, 1992).

Catalogo della mostra: Il mare nelle mani, di Tonino Mosconi e Fabio Fiori (Pazzini, 2007).
Inaugurazione: martedì 8 luglio, ore 18.00
Orari: dal 8 luglio al 31 agosto, aperto tutti i giorni, 10-12 e 17-23
nfo museo: 0547-672457 – [email protected].

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