In coperta
Due passavanti protetti da battagliola perimetrale e assistiti da maniglioni tientibene posti sulla tuga, consentono all’equipaggio un sicuro transito da prua al pozzetto.
Quest’ultimo, ben equipaggiato con porta canne sulle falchette di teak, due gavoni a murata più due sul pagliolato, offre sul coronamento due panchette amovibili, sempre in teak, e una vasca del vivo, mentre al centro dell’area c’è la piastra di fissaggio del tavolino a piantana per l’eventuale allestimento della dinette. A poppa lo specchio accoglie il pozzetto motore e sulla dritta la scaletta bagno assistita da maniglia di risalita, mentre sul lato opposto si trova il supporto per il fuoribordo ausiliario.
Interni
La cabina ad altezza d’uomo, delimitata da ampie vetrate solidamente incorniciate, dispone di un utile boccaporto sul cielino della tuga, apribile e regolabile, che consente di arieggiare a piacimento il locale specialmente quando si naviga a porte chiuse. La timoneria, collocata sulla dritta, presenta la poltroncina del pilota ben posizionata, a cui fa riscontro assistita da idroguida la ruota del timone inclinata e la manetta di comando dell’acceleratore/invertitore collocata a parete, mentre una seconda poltroncina abbattibile ricavata a fianco del pilota, che reclinata non influisce sul volume globale, è a disposizione dell’equipaggio.
Oltre la timoneria, il triangolo prodiero, offre un piano di riposo per due persone, sotto il quale trova spazio il wc chimico. Con quattro persone a bordo, su un lago calmo appena increspato da una leggera brezza, abbiamo testato la pilothouse ricavandone una impressione decisamente positiva. Il Mercury, quattro tempi, da 80 cavalli, che rappresenta una potenza di poco inferiore a quella massima di 100 cavalli ammessa dall’omologazione, si è dimostrato ideale a spingere la pilotina anche appesantita da un carico elevato. L’imbarcazione, statica da ferma, in virtù del generoso spigolo di carena, mostra un accettabile adeguamento anche al rollio indotto dalle onde di scia di altre imbarcazioni presenti sullo specchio di prova. La 580 entra in planata, preceduta da un moderato impennaggio, in 4,5 secondi, per poi raggiungere con buona progressione la massima di 29 nodi, mentre il contagiri oscilla tra i 5.500 e i 5.600 giri.
Risultati che testimoniano il buon esito delle linee d’acqua e un riuscito accoppiamento barca motore. Buono, infine, il comportamento dell’imbarcazione nelle virate, che affronta senza troppo inclinare e senza dare cenni di cavitazione dell’elica, mentre la timoneria idraulica annulla lo sforzo sulla ruota rendendo la condotta piacevole.
Lamberti Riccardo- www.nauticmarket.com
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