Alinghi annuncia l’imminente costruzione di un multiscafo per l’America’s Cup che sarà disputata secondo le regole del Deed of Gift

di Redazione 362 views0

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Alinghi, il Defender della 33° America’s Cup, ha annunciato di aver ricominciato ad allenarsi in attesa della sentenza relativa alla causa pendente a New York. Il team svizzero ha confermato, nel corso di una conferenza stampa a Valencia, di essere pronto a iniziare la costruzione di un multiscafo per le regate della prossima America’s Cup da disputare secondo le regole del Deed of Gift.

“Oggi abbiamo una strada da percorrere: Ernesto [Bertarelli] ha confermato la costruzione di questo multiscafo e non appena si sarà risolta la causa attualmente pendente presso la corte di New York, compresa la definizione di una data nel 2009, noi regateremo contro BMW Oracle Racing con un multiscafo di grandi dimensioni. Si tratta di qualcosa di molto stimolante – ha dichiarato Brad Butterworth, skipper e tattico del team – Abbiamo confermato molti dei velisti che erano con noi nella scorsa edizione dell’America’s Cup, anche se ovviamente ne abbiamo ridotto in parte il numero in quanto avremmo dovuto utilizzare una sola imbarcazione anche se di 90 piedi. Ora che abbiamo davanti una sfida su di un multiscafo, abbiamo reclutato nuovi velisti che hanno un’esperienza diretta in questo settore. Alain Gautier ad esempio ci sta aiutando e poi abbiamo con noi Nicolas Texier e Jan Dekker: entrambi possono vantare un’ottima esperienza specifica” .

“Abbiamo un programma intenso di eventi e regate per la stagione agonistica che sta per cominciare in Mediterraneo, grazie al quale tutti i ragazzi avranno la possibilità di regatare – ha poi continuato Butterworth – abbiamo gli X40 qui a Valencia e regateremo nel circuito dell’iShares Cup, mentre i D35 sono sul lago di Ginevra per il Challenge Julius Baer. A questo aggiungiamo il fatto che alcuni dei ragazzi saranno a bordo di maxi da regata come Alfa Romeo di Neville Crichton e Numbers di Dan Meyer. Saranno regate interessanti”. La prima regata del programma sarà il Grand Prix Chopard (2-4 maggio) a Ginevra con il D35.

Diversi sono i nuovi arrivi nel team da quando Alinghi ha difeso con successo l’America’s Cup nel 2007. John ‘JB’ Barnitt (USA), che aveva già fatto parte del team durante la 31a campagna, è tornato nei ranghi a gennaio con il ruolo di direttore sportivo. Alain Gautier, lo specialista francese di multiscafi, che è stato in un primo tempo consulente e allenatore di Alinghi sull’ORMA60 Foncia, è entrato a far parte del gruppo dei velisti in pianta stabile.

Proprio nella porta accanto, nell’ufficio dei progettisti, ci sono tante facce nuove, tra cui quella del veterano dell’America’s Cup Tom Schnackenberg (NZL), di Silvio Arrivabene (ITA), responsabile della programmazione tecnica e coordinatore della costruzione, di Daniele Costantini (ITA), ingegnere, responsabile della misura e del controllo dei carichi e degli stress su scafi e attrezzatura, di Andrew Mason (AUS), specialista del velocity prediction programme (VPP); Daniel Bernasconi (GBR), ingegnere, progettista specializzato nella creazione di software dedicati e di Andreas Winistoerfer (SUI),ingegnere specializzato nell’attrezzatura ed esperto in materiali compositi (su http://www.alinghi.com/ le biografie di tutti i componenti del team). Anche con l’aggiunta di questi nuovi professionisti, Alinghi rimane un team multinazionale, nell’ambito del quale sono rappresentate più di venti nazionalità.

Grant Simmer, coordinatore del team progettuale di Alinghi, ha spiegato dov’è al momento il Defender in termini di preparazione per la Deed of Gift regata: “Questa sfida è senz’altro molto differente rispetto a quello che tanti di noi all’interno dell’ufficio di progettazione del team siamo abituati a fare – a parte Dirk Kramers che ha partecipato alla campagna del 1988 con Stars & Stripes– ma ci stiamo preparando a costruire una grande barca dove i carichi sono inesistenti rispetto alla maggior parte delle imbarcazioni che abbiamo realizzato in passato”. Simmer ha poi aggiunto: “I nostri ingegneri sono concentrati e, nello stesso tempo, molto stimolati per il lavoro che stanno facendo, ovviamente da un punto di vista squisitamente professionale; si tratta sicuramente di una barca molto veloce ed eccitante”. In relazione al periodo che sta per cominciare, Simmer ha così concluso: “Vogliamo dire che ci stiamo preparando a questa DoG (Deed of Gift) regata, stiamo effettivamente lavorando in questo senso e tutto quanto detto rappresenta in linea generale il nostro programma”. Il team si sta preparando per cominciare la costruzione in Svizzera.

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