America’s Cup, questi i documenti contro Alinghi che gli avvocati di Oracle consegneranno domani

di Redazione 454 views3

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Sono quasi ironiche, e anche un po’ beffarde nei confronti di Alinghi, le carte che domani gli avvocati del team della Coppa America di Vela Bmw-Oracle consegneranno ai giudici dell’Alta corte di New York, per chiedere di invalidare i ricorsi dei detentori svizzeri del trofeo. Nella valigetta dei legali si trovano infatti fotocopie di dizionari di lingua inglese, non ultimo il “Sailor’s Illustrated dictionary” di Thompson Lenfestey, nonché foto di vecchi catamarani e trimarani con evidenziate le loro belle “chiglie”.

Questo perché i legali del consorzio americano devono dimostrare (e non appare un’impresa improba) che anche i catamarani hanno una chiglia (la parte immersa dello scafo), in quanto la Società Nautica di Ginevra ha sostenuto che per “yacht a chiglia” previsto dalle regole dell’America’s Cup si deve intendere necessariamente un monoscafo e non un multiscafo. Naturalmente, l’argomento del team svizzero è portato avanti per cercare di sfuggire il duello proposto da Oracle su imbarcazioni di 90 piedi per 90.

Gli avvocati del milionario Larry Ellison nelle carte scrivono che la loro “nota della sfida” è completa e del tutto corrispondente al Deed of Gift (l’Atto di donazione della Coppa che ne fissa alcune delle regole). Si legge, tra le altre cose, che “da nessuna parte il Deed richiede che lo sfidante specifichi se intende regatare su un catamarano o trimarano”. Altri documenti insistono inoltre nel dimostrare che il primo degli sfidanti (Challenger of record) spagnolo, già delegittimato dal giudice in una precedente sentenza cui Alinghi si è appellato, non ha effettivamente i requisiti previsti dalle regole.

Domani il giudice Cahn riceverà così le carte e delibererà in una data imprecisata successiva al 14 gennaio. Il Golden Gate Yacht Club, cui afferisce Oracle, chiederà alla corte di pronunciarsi prima possibile. La disfida sugli enormi multiscafi tra gli svizzeri e gli statunitensi appare adesso davvero realistica.
(da apcom.net)

Commenti (3)

  1. pare inverosimile che nell’america’s cup chi vince deve assoggettarsi alle regole di chi perde e rovina lo spettacolo della vela.

  2. Però chi vince deve far regole giuste…Alinghi finora ha fatto tutto l’ opposto…

  3. Innanzitutto non dimenticare l’ assurda regola che Bertarelli ha fatto solo per non far partecipare alla scorsa coppa Russel Coutts…Poi rimane il fatto che aveva respinto la sfida di Oracle nominando Challenge of Record il consorzio spagnolo (consorzio non propriamente leggendario)…per ultimo il ricorso di pochi giorni fa..sbaglio o aveva detto che non l’ avrebbe fatto ? Comunque rimane un ricorso ridicolo…
    In finale secondo me Alinghi se l’ è cercata…

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