La vela può essere una scuola di vita e in occasione della Barcolana di Trieste è stata promossa una mostra fotografica che testimonia proprio questa relazione tra lo sport in mare aperto e il saper vivere in modo avventuroso e diligente la quotidianità.
Così la Gazzetta parla delle scuole di vela:
750 MASCALZONI — Due scuole di mare e di vita per ragazzi disagiati che attraverso lo sport possono mirare al riscatto sociale. Sono oltre 750 in 8 anni, i ragazzi tra i 6 e i 18 anni che hanno frequentato i corsi della “Scuola di Mascalzone Latino”. “Ed è per me sempre interessante e curioso ricordare che l’idea dell’importante progetto della Scuola Vela sia nato proprio comprendendo che la zona di Trieste fosse una fucina di campioni, mentre Napoli no – ricorda Vincenzo Onorato -. Mi sono reso conto che la vela nel capoluogo del Friuli la insegnano a tutti, mentre a Napoli è ancora un fenomeno di circolo, d’élite. Il nostro obiettivo, invece, è che questa disciplina possa essere praticata dai giovani senza discriminazione di censo, soprattutto da quelli che vivono una situazione di maggior disagio sociale. Attraverso il mare vogliamo allontanare i ragazzi dalla strada e trasformarli in campioni di vela. Per questo abbiamo realizzato una scuola alla portata di tutti”.
Moltissimi ragazzi coinvolti, generazioni future che cresceranno con il pallino della vela e con gli insegnamenti velistici da far valere nella vita di tutti i giorni.
motori fuoribordo Ottobre 29, 2015 il 2:31 pm
Ottimo articolo, complimenti!